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Fosse biologiche e pozzi neri: differenze, possibili problemi, conseguenze e soluzioni.

26-03-2019 09:00 - Trattamento scarichi

La fossa biologica è un impianto dotato di una vasca di accumulo interrata che consente di raccogliere e smaltire le acque nere e le acque grigie provenienti dagli scarichi domestici di condomini, aziende, alberghi, scuole, centri commerciali che non sono collegati direttamente alla rete fognaria.
Normalmente ci sono due tipologie:
  • Le fosse biologiche o settiche che possono avere una vasca bicamerale o tricamerale, progettata per consentire agli enzimi attivi di purificare i fanghi più leggeri nel passaggio da una camera all’altra prima di passare alla rete fognaria;
  • Le fosse Imhoff, che non necessitano di alcun allaccio alla fognatura e sono costituite da un canale di sedimentazione dei residui solidi e da un vano sottostante destinato alla depurazione vera e propria dei fanghi. Il refluo chiarificato in questo caso dovrà essere utilzzato come irrigazione o reinviato in un collettore.


Il Pozzo Nero è un semplice contenitore sotterraneo utilizzato per quegli edifici situati lontano dal centro abitato (es. le case di campagna). Questo contenitore viene installato direttamente nella proprietà lontana dalle fognature principali. A differenza delle fognature è semplicemente un contenitore che raccoglie le acque reflue ma non le smaltisce; vanno puliti periodicamente altrimenti il contenitore, una volta riempito, non sarà più in grado di contenere nuovi scarti.

Quello che ci interessa e riguarda più da vicino è la Fossa biologica. Una fossa biologica ben tenuta può durare anche quarant’anni, ma a garantire la longevità e il buon funzionamento dell’impianto entrano in gioco una buona manutenzione. In ogni fossa biologica si sviluppa un ecosistema peculiare fatto di batteri, enzimi e microrganismi propri. Questo eco sistema deve sempre essere mantenuto in condizioni ottimali per fare in modo che la fossa possa svolgere le sue funzioni biologiche di sedimentazione e digestione del refluo con la chiarificazione delle acque. Quando questo ecosistema viene ad essere intaccato iniziano i problemi.

Conseguenze di un cattivo funzionamento.
Partiamo dalla fine, elencando alcune delle conseguenze che possono derivare da cattive abitudini e da una cattiva manutenzione:
Eccessiva sedimentazione di sostanze grasse con formazione di crosta superficiale. Carico eccessivo e riempimento della fossa che non avendo più spazio, rilancia indietro il refluo all'interno delle condutture fino a farlo uscire dagli scarichi nei bagni.
Formazione proliferazione di odori molesti che possono realmente portare a grossi problemi con il vicinato fino anche a sanzioni da parte dell'autorità.
A seguito di queste conseguenze ne deriva un altra che è quella delle spese ingenti per il ripristino effettuato tramite aziende specializzate che eseguono lo svuotamento e la pulizia della fossa. Chiaramente questa operazione è decisamente costosa e soprattutto è una spesa che, con un po di attenzione e cura si potrebbe evitare

Gli errori che possono compromettere il buon funzionamento di una fossa biologica?
Oltre alla mancata manutenzione e alla pulizia periodica contribuiscono in maniera significativa all'intasamento e al malfunzionamento alcune cattive abitudini. La prima cosa è lo scarico scriteriato negli scarichi di sostanze liquide non biodegradabili detersivi, solventi, candeggina, disinfettanti, pesticidi, vernici, diserbanti, oli esausti, acidi, ecc. Oltre ai liquidi anche i rifiuti solidi o semisolidi che vengono inseriti negli scarichi hanno la loro conseguenza, ci riferiamo a pannolini, cotton fioc, cibo, grasso, olio, fondi di caffè, lettiera del gatto, mozziconi di sigaretta, tovaglioli di carta, assorbenti e pannolini. Tutte queste sostanze, una volta presenti nella fossa compromettono la normale azione biologica dei batteri che vengono neutralizzati e quindi smettono di funzionare a dovere.

Come evitare problemi?
Le parole d'ordine sono pulizia e manutenzione. Chi ha a che fare con una fossa biologica per smaltire le acque nere e le acque grigie di casa deve verificare costantemente lo stato di salute dell’impianto. Controllare periodicamente, attraverso l’apposita botola di ispezione, che non sia presente un eccessivo accumulo di sostanze solide sul fondo della fossa è il primo passo per evitare l’otturazione del canale di dispersione delle acque reflue. Anche le quantità di schiuma e di liquidi presenti all’interno della vasca di accumulo non dovrebbero mai essere oltre il livello di guardia per non compromettere l’efficacia degli enzimi attivi. La completa pulizia di una fossa biologica per uso domestico va programmata almeno una volta all’anno. In presenza della fossa settica è indispensabile, occuparsi frequentemente della sua manutenzione utilizzando enzimi per fosse biologiche specifici. Per prendersi cura del proprio sistema idraulico, non è sufficente solo svuotare e pulire annualmente la fossa, ma anche prendersene cura periodicamente utilizzando enzimi per fosse biologiche appositi. All'interno, sono già presenti speciali enzimi, generati dai microrganismi, che metabolizzano naturalmente i rifiuti solidi e liquidi. Talvolta però questi enzimi spontanei non sono sufficienti e i rifiuti iniziano ad accumularsi.

Batteri ed enzimi per fosse biologiche: a cosa servono?

Per il mantenimento ottimale dell'ambiente biologico interno, soprattutto in caso di grossi volumi di refluo scaricato, come in hotel, campeggi, ristoranti, condomini è necessaria l'integrazione di batteri ed enzimi. Per fare questo ecco che entriamo in gioco noi. Proponiamo una linea di attivatori biologici di diversa tipologia che permettono di integrare gli enzimi presenti permettendo così una corretta ed efficiente metabolizzazione. Oltre a favorire il fluire delle scorie da eliminare e a mantenere efficiente la fossa settica di casa, questi prodotti permettono di evitare il ritorno di cattivi odori da water e lavandini, tipici di un sistema idraulico di questo tipo.

Come funzionano e si usano gli i nostri attivatori biologici?

Le miscele dei ceppi batterici dei nostri prodotti sono accuratamente selezionate e non patogene. Gli enzimi liberati da queste miscele di ceppi batterici sono completamente naturali e hanno una grande resistenza e adattabilità, in modo da adattarsi ai repentini cambiamenti di quantità e qualità del refluo, dovuto a cambi di temperatura, pioggia o diversi fattori ambientali.
Disponiamo di attivatori liquidi, in polvere in pastiglie e in blocchetti, varie tipologie per poter rispondere alle molte esigenze diverse tra loro da settore a settore. L'immissione nella rete può essere fatto sia attraverso gli scarichi, mediante un inoculamento automatico, manuale oppure direttamente in fossa. Per qualsiasi necessità ed esigenza siamo in grado di consigliare la metodologia di applicazione più adatta.
Per una massima efficienza si consiglia di solito l'applicazione nel momento di minor deflusso del refluo ossia nelle ore serali o notturne. Questo per permettere al prodotto utilizzato di agire per parecchio tempo senza successivi scarichi di acqua che potrebbero scaricarlo direttamente fuori dalle canalizzazioni. Questi prodotti non hanno nessuna controindicazione ne per l'utilizzatore che per l'ambiente, anzi favoriscono il controllo dei dati riferiti a COD e BOD. Sono però incompatibili con prodotti sanificanti a base di cloro come la candeggina quindi si richiede massima accortezza nel NON utilizzare questo tipo dio prodotti e soprattutto NON gettarli negli scarichi.

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