Il trattamento anti-odore delle superfici

19-06-2020 09:00 -

La problematica del cattivo odore dalle superfici deriva dalla fermentazione batterica incontrollata dei residui organici che inquinano le superfici stesse. La presenza di un un biofilm offre terreno fertile alla proliferazione batterica che da origine a problemi di questo tipo.

BAGNO:
E' sicuramente la zona che con maggior probabilità può risentire di questo problema. Pensiamo ai bagni pubblici di un albergo, di un centro sportivo, di una palestra, di uno stadio o di un campeggio molto frequentato; qui spesso le cattive esalazioni sono frequenti. Troppo spesso si pensa erroneamente che, la soluzione ideale, sia l'utilizzo smisurato di candeggina. Ricordiamo che la candeggina NON è un detergente in quanto non contiene tensioattivi. L'utilizzo della candeggina può andare bene per aggredire la componente batterica e "disinfettare" la zona trattata nel momento in cui va a contatto di questa. Purtroppo non ha un effetto residuale, quindi è sufficiente che dopo 3 minuti entri un successivo utilizzatore che siamo al punto di prima.

SETTORE ALIMENTARE:
Sembrerà strano ma anche il settore alimentare è vittima di questo sgradevole problema. Un laboratorio di produzione o lavorazione di alimenti, un centro di cottura, una cucina di una mensa, di un albergo, di un ristorante o la zona produttiva di un'azienda alimentare o di un'azienda lavorazione carni hanno nella zona scarichi, pozzetti, e canali di scolo le zone critiche per quanto riguarda la proliferazione di cattivi odori. Qui, a seguito dei continui lavaggi, i residui organici degli alimenti si depositano e accumulandosi fermentano aumentando la loro carica batterica e di conseguenza le esalazioni maleodoranti. In questi ambiti, l'utilizzo di detergenti sgrassanti a base di ipoclorito di sodio sono inevitabili ma non risolvono il problema.

Soluzione:
Tutto deve partire dalla detersione e dalla disincrostazione delle superfici: le incrostazioni calcaree, con la loro porosità, sono un ottimo nascondiglio per la creazione del biofilm dal quale proliferano i batteri.
Successivamente bisogna intervenire con prodotti attivatori, che grazie ad enzimi selezionati, ricostituiscono la flora batterica in modo efficiente e inodore.

Esempi applicativi:
Bagni - Dopo la normale pulizia, spruzzare il nostro NO SMELL sulle superfici attigue ad un WC o ad un orinatoio e lasciarlo agire. Questo prodotto ha un alta residualità e quindi nel tempo mantiene le superfici inodori, aggredendo anche le successiva deiezioni disattivandone le esalazioni, fino alle successive operazioni di pulizia.
Industria alimentare: I pozzetti di scarico, i grigliati e i relativi canali di scolo possono essere trattati nelle zone limitrofe con il nostro NO SMELL mentre per l'intervento interno alle tubazioni, atto a mantenere regolare anche il deflusso del refluo, sarebbe opportuno optare per un trattamento con il ns FREEPIPE-E.

Per richiedere ulteriori informazioni, CLICCA QUI